Abbiamo incrociato i nostri sguardi

Stéphane Asseline

18 settembre – 2 ottobre
tutti i giorni 17.30 – 19.30

Lavì! City - Bologna

La mostra è composta di trenta fotografie eseguite da Stéphane Asseline nel corso di una residenza d’artista presso Spazio Lavì! a Bologna, nel novembre 2019. Si tratta di diciotto paesaggi urbani e di dodici ritratti di richiedenti asilo e rifugiati accolti in appartamenti e strutture di Arcisolidarietà Bologna e Antoniano Onlus. Essi hanno accettato di incontrare Asseline e di farsi fotografare in luoghi della città che “abitano” e che essi stessi gli hanno indicato: la propria casa, il lavoro, un posto caro.

Sono tutti residenti a Bologna e provenienti da paesi differenti, ognuno con una storia personale, un passato ed un futuro da raccontare. Che infatti hanno raccontato in brevi testi manoscritti che accompagnano i loro ritratti.

Il lavoro fotografico di Asseline, esigente nella ricerca formale come nell’impegno civile, si era già cimentato alcuni anni fa in un lungo progetto in collaborazione con Villeneuve-Saint-Georges, uno dei comuni dell’agglomerazione parigina in cui si accumulano inestricabilmente problemi sociali, economici e spaziali. Le foto relative sono state esposte nel mese di novembre del 2019 alla Sala Cavazza del Quartiere Santo Stefano e la mostra che si presenta a Lavì! City si pone in diretta relazione con quella, in quanto è il frutto dello stesso metodo di ricerca applicato alla realtà urbana bolognese. Il progetto fotografico è sostenuto dal Quartiere Santo Stefano, all’interno del programma delle attività di cui al Bando delle Libere Forme Associative per il 2019.

Diplomato alla École Nationale Supérieure Louis-Lumière, Stéphane Asseline apre il suo studio fotografico a Parigi nel 1993. Porta avanti un lavoro autoriale e la realizzazione di commissioni pubblicitarie nel settore della natura morta e del ritratto. Poco a poco si converte a una fotografia più lenta e più documentaria, dove oggi si mescolano commissioni sull’architettura e il patrimonio culturale e un lavoro d’autore orientato soprattutto verso le questioni sociali, le trasformazioni urbane, delle memorie e delle identità.