A cura di Sara Cipolletti

 

L’esposizione in corso, ed il libro che la accompagna, presentano una selezione di fotografie alle quali Mariano Andreani consegna la narrazione di una esplorazione compiuta attraverso la pianura centrale veneta.

Con l’occasione l’autore cerca di chiarire un’ipotesi complessiva di approccio e orientamento nella descrizione dei territori contemporanei: le sequenze fotografiche sono infatti le figure narrative conclusive e successive nelle quali far convergere sia i diversi processi di conoscenza di un territorio, quello elementarista per parti che compongono il tutto e quello per relazioni analogico-differenziali, sia i due punti di vista contrapposti ma peculiari della rappresentazione, quello cartografico e quello fotografico.

L’immagine satellitare presente in mostra individua una porzione di territorio inscrivibile in un quadrato di 50×50 Km e rappresenta l’estensione del campo di indagine, mentre una linea trasversale seleziona gli elementi, le figure e le strutture, mettendo in relazione ambiti, percorsi, punti nodali, tematismi geografico-ambientali e infrastrutturali.

Organizzata in una unica sequenza fotografica, la mostra ricostruisce idealmente quella linea di sezione cui si faceva riferimento, in un nuovo percorso astratto ed esperienziale, che non permette più di segnare categoricamente su carta il tracciato reale del percorso, ma diviene appunto una nuova topografia possibile dei luoghi.

Mariano Andreani (1971). Laureato allo Iuav di Venezia, si occupa di fotografia dal 1996, affiancando ricerca artistica, pratica professionale e insegnamento universitario. Ha esposto in numerose mostre collettive, tra le quali la “Lezioni di Paesaggio” (2009) a cura di Emanuele Piccardo, “Lo stato dell’arte” 54° Biennale di Venezia (2011) e “L’immagine dell’Italia nella fotografia” Milano Expo (2015), a cura di Italo Zannier e Vittorio Sgarbi. Suoi lavori sono pubblicati in libri e riviste, tra i quali “Ritornando sull’Appennino” a cura di Piero Orlandi, edizione Compositori (2009), “Lezioni di paesaggio”, a cura di Emanuele Piccardo, edizione Plug_in (2009) e “Water and Asphalt. The Project of Isotropy” a cura di Paola Viganò, Bernardo Secchi e Lorenzo Fabian, edizione Park Books (2016).