La mostra è composta di trenta fotografie eseguite da Stéphane Asseline nel corso di una residenza d’artista presso Spazio Lavì! a Bologna, nel novembre 2019. Si tratta di diciotto paesaggi urbani e di dodici ritratti di richiedenti asilo e rifugiati accolti in appartamenti e strutture di Arcisolidarietà Bologna e Antoniano Onlus. Essi hanno accettato di incontrare Asseline e di farsi fotografare in luoghi della città che “abitano” e che essi stessi gli hanno indicato: la propria casa, il lavoro, un posto caro.

Sono tutti residenti a Bologna e provenienti da paesi differenti, ognuno con una storia personale, un passato ed un futuro da raccontare. Che infatti hanno raccontato in brevi testi manoscritti che accompagnano i loro ritratti.

Il lavoro fotografico di Asseline, esigente nella ricerca formale come nell’impegno civile, si era già cimentato alcuni anni fa in un lungo progetto in collaborazione con Villeneuve-Saint-Georges, uno dei comuni dell’agglomerazione parigina in cui si accumulano inestricabilmente problemi sociali, economici e spaziali. Le foto relative sono state esposte nel mese di novembre del 2019 alla Sala Cavazza del Quartiere Santo Stefano e la mostra che si presenta a Lavì! City si pone in diretta relazione con quella, in quanto è il frutto dello stesso metodo di ricerca applicato alla realtà urbana bolognese. Il progetto fotografico è sostenuto dal Quartiere Santo Stefano, all’interno del programma delle attività di cui al Bando delle Libere Forme Associative per il 2019.

Diplomato alla École Nationale Supérieure Louis-Lumière, Stéphane Asseline apre il suo studio fotografico a Parigi nel 1993. Porta avanti un lavoro autoriale e la realizzazione di commissioni pubblicitarie nel settore della natura morta e del ritratto. Poco a poco si converte a una fotografia più lenta e più documentaria, dove oggi si mescolano commissioni sull’architettura e il patrimonio culturale e un lavoro d’autore orientato soprattutto verso le questioni sociali, le trasformazioni urbane, delle memorie e delle identità.

Il fotografo francese Stephane Asseline ha realizzato nel 2017 il progetto Rue de Paris a Villeneuve-SaintGeorges, un comune francese di trentamila abitanti situato nella regione dell’Île-de-France e ha eseguito ritratti di persone e famiglie di immigrati ambientandoli nel loro contesto quotidiano. Una selezione di quaranta immagini del lavoro è ora esposta nei locali del Quartiere Santo Stefano (Sala Cavazza), nel quadro del progetto Una collezione di ritratti, proposto da Spazio Lavì per il bando delle Libere Forme Associative del 2019, per efetto del quale lo stesso autore svolgerà sul territorio bolognese un lavoro analogo a quello fatto nella banlieue parigina, per evidenziare diferenze e somiglianze tra i due casi.
Questa campagna fotografica sarà eseguita tra l’autunno 2019 e la primavera del 2020 con la collaborazione di Arci Solidarietà di Bologna.